Le esigenze di capitale umano nelle PMI nell’intervista a Carlo Robiglio, Presidente di Piccola Industria e vicepresidente di Confindustria.

In occasione della presentazione del 7° Rapporto Istat, il 25 marzo, è stato intervistato il Presidente della Piccola Industria. “Nei prossimi 5 anni serviranno alle imprese 300 mila figure, di cui il 70% figure tecniche e tecnico- scientifiche, e non ci sono”. La dichiarazione di Carlo Robiglio richiama l’attenzione sulla necessità di una maggiore managerializzazione delle imprese.

Un tema, quello della formazione continua dei giovani e del rapporto scuola-industria, già oggetto dell’Accordo siglato da Piccola Industria Confindustria e 4.Manager nel giugno 2018. Obiettivo del protocollo è incentivare la cultura d’impresa, manageriale e l’imprenditorialità. Per Robiglio le imprese italiane devono abbandonare la vecchia filosofia perchè “piccolo non è più bello come un tempo”. Il 66% delle aziende italiane sono a conduzione familiare ed è ora che ” gli imprenditori si aprano a processi di managerializzazione”. Accelerare la crescita manageriale delle PMI, è alla base dell’Accordo siglato da Piccola Industria Confindustria e 4.Manager. Significa agire attraverso competenze, aggiornamento e progettualità, per estendere modelli organizzativi efficienti, eccellenza aziendale, buona governance, capitale umano esperto e aggiornato al numero maggiore di PMI. “Bisogna far conoscere ai giovani il nostro sistema produttivo e formare le nuove generazioni sulle competenze tecniche di cui le imprese hanno assoluto bisogno”, ha aggiunto Robiglio sottolinenando come nel triennio 2019-2021 serviranno 193.000 tecnici che non ci sono.