Nell’attuale contesto politico-economico cosa significa essere un «manager bravo» ? The European House – Ambrosetti ha attivato una partnership con Federmanager per indagare l’esperienza e le competenze del management italiano attraverso uno studio dal titolo “Bravi manager bravi”. L’ipotesi di lavoro è che essere un «manager bravo», competente dal punto di vista “tecnico”, può non essere abbastanza, occorre anche essere «brave persone», vale a dire avere una “competenza umana” o, se si preferisce, un’etica professionale e valoriale. È infatti necessario considerare un altro aspetto di ruolo, meno riconosciuto e forse meno consapevole: la capacità di portare con sé, sul luogo di lavoro, la propria dimensione umana e il praticare comportamenti e valori della propria sfera personale oltreché di quella professionale. Il contributo di Federmanager ha permesso l’ideazione di un percorso che si pone l’ambizioso obiettivo di analizzare i fattori che influenzano la produttività delle imprese italiane, attraverso l’approfondimento delle modalità con cui i manager contribuiscono a questo risultato, mediante:
• Un’analisi quantitativa su: competenze, motivazione, etica e visione del futuro del management italiano
• Un approfondimento qualitativo, attraverso tavoli di discussione e focus group territoriali con i principali attori della produttività italiana iscritti a Federmanager
Le prime evidenze della ricerca sono state presentate durante la 44esima edizione del Forum di Villa D’Este a Cernobbio.
http://www.adnkronos.com/lavoro/professionisti/2018/09/10/federmanager-competenze-dei-bravi-manager-bravi_6n5UFXv3jNQpNhWk7XxZfO.html