L’isopensione è uno strumento che consente di gestire situazioni di esubero di personale tramite la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro in essere con il personale più anziano e la conseguente erogazione di un assegno mensile, sostitutivo della pensione, nonché della relativa contribuzione correlata.
In primo luogo, l’accesso alla isopensione necessita dell’apertura di un processo di riduzione del personale dirigente che si concluda con un accordo tra l’azienda e l’O.S. rappresentativa dei DIRIGENTI (Federmanager).
In particolare, l'accordo deve prevedere l’impegno dell’azienda a corrispondere agli eccedentari aventi diritto:
1. una sorta di anticipo della prestazione pensionistica;
2. nonché di versare la contribuzione correlata figurativa sino al raggiungimento dei requisiti minimi di pensionamento.
L'anticipo è corrisposto dall'INPS.
Inoltre, il debito assunto dall’azienda è garantita da una specifica fideiussione bancaria.
Infine, lavoratori che possono essere coinvolti nel programma di incentivo (individuati direttamente o indirettamente dall’accordo sindacale) sono quelli che maturano il diritto a pensione (di vecchiaia o anticipata) entro i 48 mesi successivi alla cessazione del rapporto di lavoro.
Limitatamente al periodo 2018-2020, sono ammessi alla isopensione i soggetti che maturano il diritto a pensione entro i 7 anni successivi alla risoluzione del rapporto di lavoro (art. 1, comma 160, l. n. 205/2017).