Si è conclusa la prima azione a Bruxelles del “Progetto Europa” voluto da 4.Manager e dalla Delegazione di Confindustria presso l’Unione europea, in collaborazione con Federmanager.
La due giorni (24 e 25 giugno) su “Il ruolo dei manager nei processi di ricerca e innovazione nell’UE” si è svolta con l’obiettivo di fornire ai manager informazioni utili per interpretare il cambiamento e le iniziative avviate dall’UE nel paradigma dell’innovazione, per operare con sicurezza in un contesto in continuo divenire.
Si tratta del primo di tre percorsi per lo sviluppo della managerialità nelle imprese che coinvolgerà un totale di 60 manager selezionati da Federmanager.
«Vogliamo agganciare l’Europa con le competenze manageriali – ha dichiarato il Presidente di 4.Manager e Federmanager Stefano Cuzzilla – perché costituisce un serbatoio di opportunità per imprese e manager, che devono agire uniti per rispondere alle sfide dell’innovazione. Le imprese italiane ci chiedono di rendere i nostri manager sempre più aggiornati e competitivi di fronte alle scelte strategiche dell’Europa».
Le imprese hanno bisogno di innovarsi per consolidare un vantaggio competitivo nel contesto mondiale attuale. La conoscenza dei trend di sviluppo e delle opportunità offerte a livello europeo rappresentano un valore aggiunto per le imprese che intendono intraprendere un percorso di innovazione. Manager aggiornati sui principali dossier strategici vuol dire imprese più pronte ad affrontare le sfide europee che impattano sulle aziende italiane.
«Per Confindustria – ha dichiarato Marcella Panucci, Direttore Generale di Confindustria – l’Europa è imprescindibile. E formare manager che possano aiutare le imprese nel loro percorso di apertura alle opportunità e al mercato comune è fondamentale per indurre quel salto culturale e organizzativo che deve accompagnare il necessario salto dimensionale del nostro apparato industriale. Condividiamo pertanto pienamente la scelta di Federmanager e 4.Manager di muovere in questa direzione il loro nuovo filone di attività. Insieme sapremo trovare le soluzioni migliori per rendere più forti e competitive le nostre imprese in Italia, in Europa e nel mondo».
I temi principali della due giorni hanno riguardato la Ricerca e l’Innovazione, che rappresentano i fattori di crescita economica delle imprese dell’Unione europea. In questo contesto, il manager ricopre un ruolo sempre più importante all’interno delle aziende, un professionista capace di leggere il cambiamento in tempi rapidi e agire di conseguenza per il successo dell’impresa.
Secondo quanto emerge dalle ricerche condotte dall’Osservatorio di 4.Manager, il connubio tra imprenditorialità e managerialità rappresenta la chiave di successo per il sistema produttivo italiano. Come può la rappresentanza permanente d’Italia presso l’UE aiutare concretamente le imprese a fare sistema in Europa valorizzando questi due asset strategici?
«La valorizzazione dell’imprenditorialità e della managerialità italiana – ha sottolineato l’ambasciatore Michele Quaroni, Rappresentante Permanente Aggiunto della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea – ha bisogno di un forte sostegno anche a livello diplomatico per una tutela attiva degli interessi del nostro sistema Paese. La Rappresentanza Permanente presso l’UE lavora da sempre con grande impegno per far sì che le politiche ed i finanziamenti europei siano coerenti con le caratteristiche e le necessità del sistema industriale italiano. Nel contesto dei molteplici negoziati in sede europea, abbiamo ad esempio svolto un’azione strategica, in seno al prossimo programma Horizon Europe, per tutelare gli interessi delle nostre imprese, in particolare delle Pmi, e per promuovere il finanziamento dell’innovazione tipica del Made in Italy».
Scarica il programma: https://bit.ly/2X21aN4
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