OGGI PRIMO APPUNTAMENTO COL NUOVO CICLO DI

“Innovation days”

 

Il Roadshow del Sole 24 Ore e Confindustria

ha preso il via dalla LOMBARDIA

 

Focus su digitalizzazione e sostenibilità.

 

 

Digitalizzazione e sostenibilità, declinata in tutte le sue accezioni, dall’ambientale alla finanziaria, sono le parole chiave dell’Italia che, dopo la crescita record del 2021, non vuole fermarsi. E lo sono anche della quarta edizione del roadshow del Sole 24 Ore e ConfindustriaInnovation Days”, organizzata con il contributo di Sistemi Formativi Confindustria e il supporto di 4.Manager, che ha preso il via oggi a Milano con la tappa, organizzata in collaborazione con Assolombarda, dedicata alla Lombardia.

 

I lavori sono stati aperti dagli interventi di Fabio Tamburini, Direttore del Sole 24 Ore, Anna Scavuzzo, Vice Sindaco e Assessore all’Istruzione del Comune di Milano, Stefano Cuzzilla, Presidente 4.Manager e Federmanager, e Alessandro Spada, Presidente Assolombarda.

 

In un momento così delicato per l’Italia e per il mondo, è un segnale estremamente positivo che sia Milano a ospitare la prima tappa dell’edizione 2022 degli Innovation Days: la nostra città da sempre esprime una forte propensione alla alleanza tra istituzioni e imprese, e una fiducia nella collaborazione pubblico/privato che permette di lavorare insieme per lo sviluppo di un sistema economico sostenibile nella città e nel Paese tutto – ha detto la Vice Sindaco e Assessore all’Istruzione del Comune di Milano Anna Scavuzzo. Momenti come questo contribuiscono a consolidare un clima di fiducia, danno spazio a idee, progetti, visioni e permettono il confronto di punti di vista ed esperienze fra i diversi attori del sistema economico: l’impegno di Milano è certamente quello di valorizzare tutte le potenzialità per metterle al servizio degli attori coinvolti nel processo di trasformazione, con spirito pragmatico e insieme innovatore

 

“Il PNRR è un’occasione straordinaria per migliorare la competitività delle imprese e una sfida impegnativa per tutti noi. Una sfida a cui non possiamo arrivare impreparati. Digitalizzazione, innovazione, competitività, transizione ecologica, riduzione del divario di genere, inclusività sono cambiamenti profondi che vanno attuati, gestiti, implementati, accompagnati da competenze manageriali” ha sottolineato il Presidente di 4.Manager e Federmanager Stefano Cuzzilla. “Noi di 4Manager da sempre crediamo che una maggiore managerializzazione delle piccole e medie imprese è la via per rafforzare il sistema produttivo italiano e mai come in questo momento riteniamo che le competenze manageriali siano necessarie per gestire le transizioni di cui parliamo e strategiche per raggiungere l’obiettivo ambizioso, ma possibile, di un rilancio strutturale della produttività e dell’economia del Paese”.

 

“È necessario che le imprese facciano sistema tra loro e che le istituzioni sappiano promuovere e sostenere l’innovazione – ha dichiarato il Presidente di Assolombarda Alessandro Spada -. Occorre un cambio di passo che consenta alla Pubblica Amministrazione di diventare attore reale del cambiamento. L’obiettivo è rafforzare il sistema Paese per affrontare le sfide che la quotidianità ci pone davanti. L’opportunità del PNRR è unica per far sì che i costi dell’innovazione non ricadano su cittadini e imprese”.

 

I lavori si sono quindi focalizzati in prima battuta sul ruolo del digitale come leva per lo sviluppo delle imprese: dopo un introduzione di Maurizio Marchesini, Vice Presidente Confindustria per le Filiere e le Medie imprese, ne hanno discusso Diego Andreis, Managing Director Fluid-o-Tech , Giulia Baccarin, Founder e CEO MIPU,

Roberto Casetta, Chief Revenue Officer Matrix42, Nicola Di Giusto, Sales & Marketing Manager Vianova, e Maria Chiara Franceschetti, Presidente Gefran.

 

L’industria sta vivendo un periodo di grande incertezza dovuto al conflitto e alle sue ripercussioni economiche. Nelle filiere più esposte al consumo energetico, la preoccupazione è enorme per le possibili chiusure e le gravi conseguenze sociali” ha affermato Maurizio Marchesini, Vicepresidente di Confindustria per le Filiere e le Medie imprese. “Oggi, con una bolletta energetica per l’industria che rischia di raggiungere i 60 miliardi nel 2022, lo spazio di assorbimento di questi spaventosi aumenti di costo a discapito dei margini aziendali è finito. Per adesso con grande senso di responsabilità le filiere industriali italiane si sono trattenute dallo spostare su clienti e consumatori tali aumenti, unica ragione per cui l’inflazione, al netto dell’energia e dei beni importati, è ancora ferma all’1,7%. Tuttavia – ha proseguito Marchesini – credo che questa sciaguratissima guerra accelererà la transizione ambientale ed energetica e darà un impulso ulteriore a quella digitale. In questa cornice, il piano Transizione 4.0 nelle sue declinazioni di investimenti e formazione deve mantenere un ruolo centrale nel PNRR per portare a compimento la trasformazione dei processi produttivi verso modelli più competitivi e sostenibili. Per questo Confindustria ritiene fondamentale rafforzare il confronto col Mise e con il Governo anche per cogliere appieno la sfida che rappresentano il PNRR e il pacchetto Fit for 55, valutando una loro rimodulazione rispetto a uno scenario che è completamente mutato e rispetto alle nuove priorità del Paese, come per esempio la pianificazione di investimenti per sostituire la quota di gas russo in Europa”.

 

“I processi innovativi implementati dalle organizzazioni a fronte della pandemia sono spesso stati il frutto di un’esigenza obbligata. La trasformazione digitale deve però essere percepita come un processo continuo necessario alla crescita. In quanto azienda di Digital Workspace Management, lo sappiamo bene: l’innovazione è radicata nel nostro core business, e questo ci ha permesso di continuare a supportare i nostri clienti con soluzioni software all’avanguardia e con una capacità di reazione immediata”, ha dichiarato Roberto Casetta, Chief Revenue Officer Matrix42.

 

Il digitale e il cloud offrono grandi opportunità di crescita alle imprese – ha spiegato Nicola Di Giusto, Sales & Marketing Manager di Vianova – per sfruttarle al massimo è fondamentale poter contare su servizi di telecomunicazione performanti, stabili e sicuri. Oggi si parla tanto di lavoro smart e agile: per realizzarlo con successo è importante avere un unico operatore affidabile in grado di far dialogare in maniera innovativa le reti fisse, mobili e WiFi, integrandole con servizi in Cloud efficienti. Solo così è possibile liberarsi dalla postazione fissa e collaborare, con facilità e sicurezza, ovunque ci si trovi e su tutti i device. Vianova è un potente alleato delle imprese, perché da sempre ascolta con attenzione le necessità di chi fa business, sviluppa soluzioni utili per semplificare il lavoro e offre servizi di assistenza unici come la risposta in tre squilli”.

 

è stato quindi offerto un quadro dei servizi necessari per innovare, tra credito e reti, tema affrontato con un’intervista one-to-one a Raffaele Zingone, Condirettore Generale e Chief Commercial Officer di Banca Ifis.

 

Nel corso del suo intervento Zingone ha presentato i risultati Market Watch PMI di Banca Ifis, secondo i quali la Lombardia si conferma il motore dell’impresa Italia: nella regione operano 550mila imprese con un fatturato annuo di mille miliardi di euro, il 25% del totale nazionale. Chimica, seguita da tecnologia e meccanica sono i tre settori con un’alta concentrazione in Lombardia.

Le imprese lombarde dimostrano una notevole intensità negli investimenti digitali, in larga parte sostenuti dall’autofinanziamento, ma anche dal credito bancario e dal leasing, con l’utilizzo di oltre tre diverse tecnologie 4.0 per singola società. Anche sul fronte della sostenibilità, le aziende lombarde vantano quasi dieci punti di vantaggio sulla media nazionale (indice di transizione ecologica ideato da Banca Ifis). Il 45% delle imprese si è già dotato di un’organizzazione e di una figura responsabile degli ESG al suo interno, ma nel corso del prossimo biennio l’imprenditoria lombarda è pronta a investire ancora di più sul green: +28% gli investimenti sull’energia rinnovabile, +26% gli investimenti su materiali innovativi.

Guardando allo scenario macroeconomico, il conflitto Russia-Ucraina ha portato a un peggioramento delle aspettative degli imprenditori con un calo nel primo trimestre 2022 dell’indice di fiducia. Le preoccupazioni per il 77% degli intervistati riguardano l’impatto dei rincari sui costi dell’energia. Per il 62% i prezzi delle materie prime. In tema di PNRR, a oggi, meno di un’impresa su quattro vede vantaggi significativi dall’attuazione prospettica del Piano: solo il 12% delle imprese intervistate pensa di richiedere i fondi previsti.

 

Il nostro osservatorio conferma il ruolo della Lombardia quale motore economico e produttivo del Paese, con eccellenze riconosciute a livello internazionale come il distretto della cosmesi e l’industria della smart mobility” ha evidenziato Raffaele Zingone, Condirettore Generale e Chief Commercial Officer di Banca Ifis. “La Lombardia si posiziona, inoltre, all’avanguardia in ambiti strategici come la digitalizzazione e la transizione sostenibile, con una dinamica degli investimenti in queste aree molto vivace. Un tessuto virtuoso su cui, però, si riflettono inevitabilmente le tensioni del conflitto Russo-Ucraino, come ci hanno raccontato gli imprenditori del territorio preoccupati, in particolare, dell’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime”.

 

Il focus successivo è stato quello della sostenibilità e del suo ruolo nella creazione di valore: il tema è stato introdotto da Maria Cristina Piovesana, Vice Presidente Confindustria per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura, ed è proseguito con un dibattito che ha visto intervenire Alberto Candiani, Presidente Candiani Denim, Alberto Dossi, Presidente Gruppo Sapio e Vice Presidente Assolombarda con delega alla Transizione Ecologica, e Erminio Polito, Direttore Energy & Utilities Italia Minsait.

 

La transizione ecologica è un processo di lungo periodo che potrà davvero contribuire alla creazione di valore. Il nostro Paese è già leader per economia circolare quindi le nostre imprese sono pronte e da tempo investono su questo fronte, essendo il nostro un Paese trasformatore di materie prime” ha sottolineato la Vice Presidente di Confindustria per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura Maria Cristina Piovesana.L’Italia può giocare un ruolo da leader in questo processo di digitalizzazione e sostenibilità se riuscirà a garantire le nostre imprese nelle nuove catene di valore europee ed internazionali, posizionandosi nei settori a maggiore valore aggiunto e contenuto tecnologico. Ma per farlo occorre evitare strappi e accelerazioni nelle tempistiche della transizione, calibrare i contenuti dei documenti legislativi sulla realtà, con approccio scientifico, rafforzare la disponibilità di risorse finanziarie, pubbliche e private, e garantire la neutralità tecnologica nel raggiungimento di obiettivi green. Per questo Confindustria è impegnata in attività di advocacy a livello nazionale e in Europa sui principali dossier (auto ed energia per fare due esempi), così come sulle proposte di modifica della Direttiva ETS e del Regolamento CBAM, che discendono dal Fit for 55, e dell’Action Plan dell’economia circolare”.

 

La digital transformation non è solo la prima risposta delle aziende ad eventi dirompenti come la pandemia, ma può essere abilitatrice di innovazioni radicali per combattere le sfide che stanno influenzando e possono modificare diversi settori, una su tutte quella della sostenibilità” ha affermato il Direttore Energy & Utilities Italia di Minsait Erminio Polito.

 

La mattinata è proseguita con gli interventi di Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia, e di Francesco Buzzella, Presidente Confindustria Lombardia, con cui è stato fatto il punto sul ruolo della Regione nell’uso dei fondi del PNRR per l’innovazione.

 

E’ stato stabilito che il 40% delle risorse del Pnrr vada al sud. Va bene, ma poi vedremo quanto andrà a terra di queste risorse. E comunque dopo la distribuzione ci sono principi di valutazione come l’indice di vulnerabilità che penalizza il nord” ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana nel corso della tavola rotonda “Pnrr e innovazione: la spinta della Regione”. “Noi come Regione Lombardia abbiamo fatto il nostro piccolo Pnrr con 4,5 miliardi di euro per opere pubbliche con cantieri che sono stati aperti un anno e mezzo fa, prima di quelli del Pnrr – ha detto Fontana -. Che prevede per la Lombardia 9 miliardi di euro di risorse, di cui la Regione ne usa solo 2: di questi 1,2 per la legge riforma della sanità, circa 300 milioni per l’acquisto di nuovi treni e qualcosa per interventi in campo sociale. Il resto non lo vediamo, non abbiamo il controllo perché il Governo ha previsto un rapporto diretto fra ministeri e Comuni. Prevedo difficoltà dei Comuni per mettere a terra le risorse per mancanza di capitale umano, negli anni i dipendenti si sono ridotti e quindi ci saranno difficoltà nell’applicazione dei progetti. Aggiungo che l’aumento dei costi non renderà più realizzabili alcuni progetti”.

 

Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza rappresentava una grande opportunità per l’Italia e per la Lombardia ma gli obiettivi e i benefici sono a rischio a seguito degli sconvolgimenti derivanti dal conflitto in Ucraina” ha evidenziato il Presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella. “Le nostre imprese ormai da mesi si confrontano quotidianamente con instabilità negli approvvigionamenti energetici e scarsità dei materiali: il rischio che non vengano rispettati i tempi e i costi preventivati per gli investimenti del PNRR è quindi più che concreto. Bisogna perciò ripensare l’intero impianto, dando eventualmente ancora maggiore forza ai capitoli dedicati al digitale, alla transizione energetica e alla formazione e, anche a livello regionale, dove il Piano Lombardia è stato correttamente sviluppato secondo una logica di complementarietà con il PNRR, sarebbe necessario un PNRR di guerra che compensi i sovraccosti che ricadono sulle imprese”.

 

I lavori della mattina si sono conclusi con un focus dedicato alla mobilità sostenibile, tema su cui si sono confrontati Isidoro Guardalà, CFO Euro Group Laminations, e Alberto Viano, Amministratore Delegato LeasePlan.

 

La transizione che stiamo vivendo, e che come LeasePlan stiamo facilitando, è un processo globale che nessun paese può affrontare da solo e siamo convinti che grazie all’evoluzione tecnologica anche in Italia si possa arrivare a una mobilità sostenibile e a costo zero” ha detto l’Amministratore Delegato di LeasePlan Alberto Viano. “Il mercato del noleggio sta dando un grande contributo con il risultato del primo trimestre ‘22 che vede le vendite di auto green oltre il 46% del mercato e con il dato di LeasePlan che sfiora il 53%”.

 

La sessione pomeridiana è stata dedicata alle competenze e agli strumenti operativi necessari alle imprese per affrontare la transizione verso la sostenibilità.

In particolare, il Direttore Generale di 4.Manager Fulvio D’Alvia ha presentato il progetto Rinascita Manageriale rivolto a tutte le imprese interessate alle competenze manageriali per gestire le transizioni. Al termine di ogni incontro, manager dell’innovazione e della sostenibilità hanno incontrato le imprese in sessioni di “speed date”.

 

Main Partner dell’evento è Banca Ifis, Official Partner è LeasePlan ed Event Partner sono Audi, Matrix42, Minsait e Vianova.

 

La tappa successiva si terrà in Emilia Romagna martedì 10 maggio.